PARCO REGIONALE NATURALE DEL SIRENTE-VELINO

Il Parco Regionale Sirente Velino nasce nel 1989 e comprende i massicci del Monte Velino (2487 mt. s.l.m) e del Sirente (mt. 2349).
Il Parco è splendido e deve essere visitato non solo per apprezzare una natura incontaminata da proteggere, ma anche per il suo patrimonio fatto di storia millenaria e tradizioni contadine e montanare.
Dedicato a chi ama il dialogo incessante tra uomo e natura.

Parco Regionale Naturale del Sirente-Velino

Ente Parco Naturale Regionale Sirente Velino, Viale XXIV Maggio, 67048 Rocca di Mezzo AQ, Italia

COSA VEDERE NEL PARCO REGIONALE DEL SIRENTE VELINO

Una regione di parchi e di aree protette l’Abruzzo, per un totale del 36% dell’intero territorio. Il Parco regionale del Sirente Velino vanta una superficie totale di 54.361 ettari, fatti di canyon, grotte, massicci montuosi, borghi incantati, animali rari come l’orso marsicano e il gatto selvatico, e una flora splendente. Tra le imponenti catene montuose, l’Altopiano di Campo Felice, i Prati del Sirente, il Piano di Pezza e l’Altopiano delle Rocche offrono infinite possibilità di escursioni e grandi prati per picnic.
Ogni momento è buono per visitare il parco: in inverno come meta per gli sport sulla neve, estate per le escursioni a piedi, cavallo e bicicletta, primavera per capire cosa significa esattamente l’espressione “risveglio della natura” e autunno per osservare come la natura si prepara a dormire tra mille colori.

Nel territorio del parco sono presenti 8 punti di accoglienza, per offrire ai visitatori ogni tipo di informazione turistica, l’organizzazione di visite guidate, eventi e manifestazioni culturali. Inoltre sono disponibili 4 centri visita: quello di Rocca di Mezzo dedicato al camoscio, quello di Fontecchio al capriolo, quello di Aielli con il particolarissimo Museo del Cielo, per osservare le stelle dalla rocca medioevale del paese e infine Magliano dei Marsi con un centro visita con orto botanico, sentiero nella natura e palestra di orienteering, museo naturalistico e tanto altro per approfondire la conoscenza del parco.

I ventidue piccoli comuni che costituiscono il comprensorio del parco sono tutti da visitare per ragioni diverse, facciamo una rapida carrellata.
Acciano, costruita sulla costa della montagna che scende sul fiume Aterno e con una splendida vista sul Monte Sirente, Aielli, a 1000 metri sopra il vecchio lago del Fucino in posizione dominante e quindi usata nel medioevo come luogo di avvistamento, oggi sede del Centro Visita museo del cielo per osservazioni guidate della volta celeste, Castel di Ieri, costruita su uno sperone di roccia proprio davanti allo splendido Sirente, una vera cartolina. Poi Castelvecchio Subequo con interessanti vestigia storiche risalenti anche ad epoca pre-romana, l’antichissima e bellissima Celano con il Castello Piccolomini e le imperdibili gole, Cerchio, alle pendici del Sirente, Collarmele, il misterioso paese dei briganti, Fagnano Alto con il piccolo borgo fortificato, la medioevale e ben conservata Fontecchio con il centro visita dedicato al capriolo, Gagliano Aterno con il suo castello trecentesco, la graziosa Goriano Sicoli con reperti risalenti all’età del bronzo, Magliano de’ Marsi, ricca di storia con la bellissima Chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta e il centro visita Monte Velino in cui effettuare molte diverse attività, Massa d’Albe, adagiata sulle pendici del Velino con la bellissima Alba Fucens, città romana da non perdere, la piccola Molina Aterno, il borgo fortificato di Ocre, Ovindoli piacevolissima cittadina di montagna con un bel comprensorio sciistico, Pescina la cittadina cantata dallo scrittore Ignazio Silone. Rocca di Cambio, il paese più alto dell’intero appennino, Rocca di Mezzo, la sede del parco con una interessante area faunistica e centro visita dedicato al camoscio, con i suoi 1300 metri di altezza, meta di escursionisti e sciatori. Chiudono la veloce carrellata San Demetrio ne’ Vestini con le incredibili grotte di Stiffe, Secinaro borgo con alle spalle lo stupendo massiccio dolomitico del Sirente e Tione degli Abruzzi piccolo paesino romantico incastonato tra le montagne.

Il parco offre davvero moltissimo ai visitatori, iniziando dalle bellissime Gole di Celano: se vi piace l’idea di inoltrarvi in un canyon senza uscire dall’Italia dovete assolutamente venire a Celano e affrontare un percorso semplice e alla portata di tutti che vi ripagherà con emozioni fortissime. Il canyon si estende da Ovindoli, e più precisamente dalla Valle d’Arano fino a Celano e in alcuni punti le rocce scendono verticalmente per 200 metri con una feritoia di tre metri. Potrete avere la possibilità di osservare animali piuttosto rari come le aquile e sicuramente sarà un percorso che rimarrà a lungo nei vostri cuori. L’escursione parte da Ovindoli e dura circa tre ore e mezza e non è assolutamente impegnativa soprattutto in considerazione del dislivello di 572 mt. E’ consigliabile scegliere la giornata e il periodo giusti per organizzarla: evitare periodi particolarmente piovosi e il disgelo. Informatevi sullo stato del percorso presso uno dei tanti punti di informazione del parco.
Rimanendo nella zona di Celano, il trecentesco Castello Piccolomini è risorto in tutto il suo splendore dopo i restauri degli anni 60 che hanno riportati gli esterni agli antichi fasti dopo il terremoto del 1915. Eretto allo scopo di controllare la valle del Fucino, in giornate particolari in cui la nebbia è particolarmente bassa, il castello offre la possibilità di immaginare com’era la zona prima che il lago che inondava la piana fosse prosciugato dai romani.

Altra escursione da non perdere è quella alle Grotte di Stiffe, nella zona di San Demetrio ne’ Vestini che rappresentano un esempio unico nel nostro paese di un fenomeno carsico chiamato risorgenza attiva: sono infatti cavità formate da un fiume sotterraneo e che fuoriesce in superficie. Le sale che potrete visitare sono splendide, con cascate d’acqua fino a 25 metri, laghetti, stalattiti e stalagmiti.

Dedicata a tutti gli amanti dell’archeologia, Alba Fucens, situata nel territorio di Massa d’Albe a circa 1000 metri sul livello del mare, è una città romana situata alle pendici del Monte Velino di cui si può avere una vista meravigliosa. Sono ben visibili l’anfiteatro, le Terme, il Macellum o mercato, una parte della cinta muraria, parte del tempio di Ercole e la una terrazza che si affaccia sul Velino. L’antico tempio di Apollo è stato trasformato successivamente nella bella chiesa cattolica di San Pietro, che contiene anche alcuni mosaici e colonne cosmatesche.

Santa Maria in Valle Porclaneta, nel comune di Magliano de’ Marsi, c’è una delle chiese romaniche più belle dell’intero Abruzzo risalente all’XI secolo con degli interni assolutamente da visitare.

Il Castello di Celano

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L’anfiteatro di Alba Fucens

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Castello di Balsorano

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COSA FARE NEL PARCO REGIONALE DEL SIRENTE VELINO

Il Parco è l’ideale per tutti coloro che sono alla ricerca di una vacanza “attiva”. Molto si può fare, sia nei mesi invernali che in quelli estivi, basti pensare che la rete sentieristica è lunga 400 Km. e l’ippovia 300 per capire quanto ci sia da visitare e vedere in questa splendida zona.

Iniziando dai mesi invernali, ce n’è davvero per tutti i gusti: snowboard e sci alpino, sono praticabili nella zona di Ovindoli e Campo Felice, lo sci di fondo soprattutto nella zona dell’Altopiano delle Rocche e ai Piani di Pezza, e poi ancora snow walking con le ciaspole e sci escursionismo.

In primavera, estate ed autunno, invece i 70 sentieri sono praticabili con trekking, escursionismo, nordic walking, bici, mountain bike e cavallo con un’ippovia ad anello di circa 300 Km.. Gli altipiani, i massicci, le grotte, i canyon, le chiesette di campagna, le torri di avvistamento e tutti i punti più nascosti del parco si offriranno ai vostri occhi per essere scoperti, fotografati e ricordati per tutta la vita.

Alcune aziende permettono agli ospiti di partecipare ad attività come la raccolta dello zafferano e del tartufo o insegnano i segreti della raccolta di erbe preziose per la salute e il loro utilizzo e di alcuni mestieri antichi.

Nel mese di maggio viene organizzata In cammino nei parchi. Giornata nazionale dei sentieri che “promuove il piacere di camminare in libertà, dedicandosi alla scoperta della realtà naturalistica e culturale di montagne e Parchi d’Italia” .

Chiudendo con l’enogastronomia, si evidenzia come da sempre la cucina abbia avuto stretta connessione con i lavori tradizionali. Il territorio del parco non fa eccezione: questa zona di montagna è infatti strettamente legata ai prodotti di pastorizia (via libera a pecorini, ricotte, agnelli e castrati) e a particolari prodotti che si coltivano, come lo zafferano o si raccolgono nel territorio come i tartufi neri, i funghi e il miele di montagna. Tipico cereale coltivato in zona è il farro, da provare nelle gustose zuppe, in insalata ma anche sotto forma di di farina in pani e dolci. Tra i legumi si segnalano le cicerchie e i fagioli.
Pasta fatta in casa semplicissima le “sagne”, fatte a mano con semplice acqua e farina, con i fagioli o con sughi importanti fatti di maiale e castrato o a base di funghi e tartufo. Da segnalare tra gli insaccati è la miscischia: carne di pecora o capra essiccata insieme ad erbe di montagna. Dolci tipici sono quelli fatti a base di mandorle come agli amaretti, i nocci atterrati e il croccante.

Il lungo-fiume Tirino

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Gustare gli Arrosticini Abruzzesi

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DOVE DORMIRE NEL PARCO REGIONALE SIRENTE VELINO

Sono disponibili più di ottanta diverse strutture per ospitare ogni tipologia di ospite, dalla famiglia, al gruppo di escursionisti, agli amanti della bicicletta. Tutti troveranno il loro alloggio ideale tra alberghi, agriturismi, appartamenti, bed & breakfast, case per ferie, ostelli, rifugi in montagna e aree di sosta per camper.