PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA

Quando si parla di Majella la mente associa subito la parola montagna. Poi natura, animali e silenzio rigenerante. Il “padre dei monti”, com’è stato definito il massiccio della Majella, significa tutto questo e molto di più: eremi e abbazie, canyon selvaggi, borghi in cui la storia scorre da millenni.
Dedicato a tutti coloro che, semplicemente, desiderano vivere il più possibile circondati dalla creazione e dalle sue meraviglie.

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Parco Nazionale della Majella

Ente Parco Nazionale Della Majella, Via Occidentale, 6, 66016 Guardiagrele CH, Italia

COSA VEDERE NEL PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA

Il magnifico Parco Nazionale della Majella, istituito nel 1991, copre un’area totale di 74.095 ettari e si sviluppa in 39 comuni delle province dell’Aquila, Pescara e Chieti. Il Massiccio della Majella è il più alto degli appennini subito dopo il Gran Sasso. Il Monte Amaro con i suoi 2793 metri di altezza è la sua cima più alta seguita dal Monte Acquaviva e dal Monte Focalone rispettivamente di 2737 e di 2676 metri.
Si può accedere al parco partendo da Lettomanoppello se si viene da nord, Guardiagrele da est, Pescocostanzo da sud e, infine, Sulmona da ovest.
Il parco ha una fauna ricchissima che vanta, accanto a camosci, lupi, cervi, caprioli, lontre, gatti selvatici e aquile reali anche alcuni esemplari di orso marsicano.
Una particolarità del Parco deriva dal fenomeno del carsismo: l’acqua scorrendo sulle rocce calcaree che la costituiscono ne amplia le naturali fratture creando grotte, oltre 100 nel territorio della Majella e stalattiti e stalagmiti.
Altra peculiarietà è quella degli eremi, più di venti in tutta la zona, costruiti nei luoghi più impervi della montagna.

Ognuno dei 39 comuni che formano il parco merita una visita per motivi diversi, una breve carrellata ci permetterà di capire meglio quali.

In provincia di Pescara:

Abbateggio con un interessantissimo ecomuseo del paleolitico, per fare un tuffo nella storia più antica e la bella cascata di Lejo (note anche come la Cascata di Cusano).
Bolognano con la Riserva Regionale Valle d’Orta all’interno della quale potrete ammirare la Grotta dei Piccioni, con ritrovamenti preistorici, il canyon della valle del Luco e la Cascata della Cisterna
Caramanico Terme, splendida cittadina famosa per il Centro benessere e di cura “Terme di Caramanico” e con un centro storico davvero da non perdere. Fuori città bellissima la Riserva Naturale Statale Valle dell’Orfento e il Centro visita del parco con un museo dedicato alla geologia della Majella, alcune ricostruzioni dell’habitat della Lontra e una sezione archeologica con reperti dal Paleolitico inferiore. Annessi al centro l’area faunistica e il percorso didattico dedicati alla Lontra europea.
Lettomanoppello, con i suoi eremi e le grotte. In zona molto bello è il Parco Naturale Sorgenti del Lavino. E’ inoltre presente un centro di informazione del parco.
Manoppello con l’interessante Abbazia circestense di Santa Maria Arabona
Roccamorice famosa per le falesie frequentate dagli alpinisti e per gli eremi di San Bartolomeo in Legio e di Santo Spirito in cui dimorò quello che poi sarebbe divenuto papa Celestino V
Popoli con il Centro Visita del Lupo, il Castello ducale Cantelmo e la bella Riserva naturale guidata Sorgenti del Fiume Pescara
Salle con il bel Castello medievale
Sant’Eufemia a Majella con il bellissimo borgo medievale di Roccacaramanico situato a più di mille metri, paese completamente abbandonato fino ai primi anni del duemila e oggi risorto a nuova vita, davvero da non perdere soprattutto per coloro che amano la tranquillità e le atmosfere suggestive. Nel paese anche il Centro Visita del parco e il bel giardino botanico Daniela Brescia in cui vengono riprodotti alcuni ambienti montani. All’interno l’Erbario ospita oltre 1000 campioni vegetali abruzzesi.
Serramonacesca da non perdere per l’Abbazia di San Liberatore a Majella, splendido esempio di arte romanica immerso in un ambiente naturale di rara bellezza risalente all’epoca di Carlo Magno e per questo uno dei più antichi e belli dell’intera regione. Non lontano le tombe rupestri di San Liberatore a cui si accede con un sentiero lungo il fiume Alento, l’Eremo di Sant’Onofrio e i resti di Castel Menardo e Torre di Polegra luoghi davvero suggestivi.
San Valentino in Abruzzo Citeriore con il suo piacevole borgo, il Palazzo Farnese, il Duomo e i siti archeologici Grotte Terrazzo, Grotta Riparo e Grotta del Buco Maledetto. Sono presenti inoltre il Museo dei Fossili e delle Ambre e un centro di informazione del parco.
Tocco da Casauria : nel borgo da visitare il Castello Caracciolo costruito da Federico II di Svevia e successivamente ricostruito dopo il terremoto del 1456, la chiesa di sant’Eustachio e il Convento Santa Maria del paradiso. Nei pressi del paese la romanica e bellissima Abbazia di San Clemente a Casauria.

In provincia dell’Aquila:

Ateleta con i suoi meravigliosi boschi di cerri e faggi e il Monte Secine alto 1883 metri.
Campo di Giove con le sue piste da sci e il pattinaggio sul ghiaccio
Cansano con il suo piccolo e delizioso borgo a 835 metri, la città romana di Ocritum e le sue grandi faggete frequentate dal lupo grigio appenninico e dall’orso. E’ presente un Centro di informazione del parco
Corfinio sorta sulle rovine di Corfinium, antica città romana con la bella Cattedrale di San Pelino vicino alla quale si trovano i Murgini, monumenti funebri di età romana in pietra come ricorda il nome (morgia in dialetto significa infatti “pietra”). Per gli appassionati dell’archeologia, il museo archeologico Antonio de Nino con i reperti dell’antica Corfinium.
Pacentro è un delizioso borgo medievale in cui ammirare il Castello Caldora, davvero interessante. In zona è possibile sciare nella zona di Passo San Leonardo. E’ inoltre presente un Centro di informazione del Parco e un’area faunistica dedicata al Camoscio appenninico.
Pescocostanzo è un altro borgo assolutamente da non perdere con le sue bellezze storiche come la Piazza del Comune, la Basilica di Santa Maria del Colle, nota anche come la Collegiata, la duecentesca chiesa di sant’Antonio abate, l’Eremo di San Michele Arcangelo e il Palazzo Fanzago. La zona è splendida anche da un punto di vista naturalistico, per le piste da sci del comprensorio di Vallefura e per il Bosco di sant’Antonio, splendida faggeta ideale per escursioni nella natura in estate e per lo sci di fondo d’inverno.
Pettorano sul Gizio con il medievale Castello Cantelmo e la Riserva Naturale Regionale di Monte Genzana.
Pratola Peligna con il borgo medievale
Rivisondoli, situata a 1300 metri di altitudine, è interessante da visitare per la presenza di un borgo fortificato e i bei palazzi, ma soprattutto per la bellezza naturalistica e la presenza di belle piste da sci. Lo skipass Val di Sangro permette infatti di sciare a Rivisondoli, Roccaraso, Pescocostanzo, Pescasseroli, Barrea e Castel di Sangro costituendo uno dei migliori comprensori dell’Italia centro-meridionale.
Roccacasale, è un bel borgo dominato dal Castello De Sanctis, da visitare con una bella passeggiata dal centro.
Roccapia piccolissimo borgo di montagna dominato dai ruderi del castello di Valleoscura. Da vedere la chiesa rurale della Madonna del Casale.
Roccaraso è una delle stazioni sciistiche più belle dell’intero Appennino, con 160 Km. di piste e tutto il necessario per lo svago delle famiglie come parchi divertimenti e palaghiaccio. Grazioso il borgo medievale.
Sulmona Città natale di Ovidio è una delle città più belle dell’intera regione ed imperdibile meta per tutti coloro che si trovano nella zona del Parco della Majella. E’ caratterizzata dall’aspetto medievale originale con contaminazioni barocche dovute al terremoto del 1706. Tra le opere d’arte più interessanti del centro storico ci sono lo splendido acquedotto svevo, la Cattedrale, le chiese di Santa Maria della tomba e di san Francesco della scarpa, il Complesso della Santissima Annunziata e il Palazzo Annunziata. Nelle immediate vicinanze da non perdere la Badia Morronese, che ospita anche il Centro visita del Parco, l’Eremo di S. Onofrio al Morrone e il Tempio di Ercole Curino. Sulmona è nota per essere la città del confetto, quindi una visita al Museo nell’ex fabbrica Pelino è sicuramente da non perdere!

In provincia di Chieti:

Civitella Messer Raimondo, borgo caratterizzato dal Castello Baglioni. Nei pressi del paese la Riserva Naturale Fara San Martino. Sul fiume Aventino è possibile effettuare un emozionante rafting con diversi livelli di difficoltà.
Fara S. Martino famosa nel mondo per la pasta prodotta, lo è anche per la bellezza del borgo di Terravecchia, la barocca chiesa di san Remigio e soprattutto per la Riserva naturale Fara San Martino Palombaro paradiso degli escursionisti con uno dei canyon – di ben 14 Km. – più lunghi d’Italia e gli affascinanti resti dell’Abbazia di san Martino in Valle. E’ presente un Centro Visita con un piccolo museo naturalistico.
Gamberale piccolo paese caratterizzato da un castello trecentesco. Nei pressi del borgo l’area faunistica dedicata al cervo con animali in semilibertà e il comprensorio sciistico “Valle del Sole”.
Guardiagrele, è la terza città più grande del parco ed è davvero molto bella e assolutamente da non perdere. Adagiata sulle pendici della Majella, Guardiagrele è situata a 612 metri di altezza ed è caratterizzata da un centro storico splendidamente ben conservato. Da vedere la bellissima Collegiata di Santa Maria maggiore, essenzialmente romanica ma caratterizzata dai diversi stili dominanti nelle varie epoche in cui fu costruita, le chiese di San Francesco, di san Nicola di Bari, la gotica Casa Marini, il Palazzo Liberatoscioli in stile liberty, le varie porte e le torri che caratterizzano la città. Il Parco avventura è consigliato per il divertimento di tutta la famiglia.
Lama dei Peligni Noto come il paese dei Camosci, ospita un centro visita con l’area faunistica a loro dedicata. Annessi al centro una curata mostra archeologica permette di avere un quadro completo della storia della Majella teatina e il Giardino Botanico “Michele Tenore”. Da visitare la rinascimentale Chiesa di Gesù bambino, l’eremo di Grotta S. Angelo, le grotte del Cavallone e di sant’Angelo.
Lettopalena: il paese antico è stato completamente distrutto durante la seconda guerra mondiale. Incantevole da un punto di vista naturalistico l’area naturale della Fonte della noce.
Montenerodomo da visitare i ruderi dell’antica città romana Juvanum e il borgo medievale.
Palena anche subì gravissimi danni in seguito ai pesanti bombardamenti durante la seconda guerra mondiale. Malgrado questo, la cittadina è molto piacevole, soprattutto da un punto di vista naturalistico: da non perdere è il MOM, ovvero il Museo dell’Orso Marsicano con una interessantissima parte interattiva per stimolare la curiosità di ragazzi e adulti. Da visitare l’eremo della Madonna dell’altare, il museo paleontologico, il Castello Ducale del XII secolo e la bella Riserva Naturale Quarto Santa Chiara.
Palombaro interessante la visita della Grotta e l’Eremo di Sant’Angelo probabilmente risalente all’XI secolo, la Chiesa di Santa Maria della Serra e, nei dintorni, la riserva naturale Feudo Ugni con grotte naturali come la Grotta nera: unica per la presenza del cosiddetto latte di monte, una particolarissima concrezione morbida e spugnosa. In questa grotta, inoltre, sono stati trovati alcuni reperti archeologici risalenti alla preistoria.
Pennapiedimonte in una posizione splendida, adagiato su una ripida cresta della montagna, è un piccolo borgo molto suggestivo caratterizzato da case rupestri scavate nella roccia. Da un punto di vista naturalistico la zona è splendida, con canyon, grotte, speroni rocciosi, belvedere, ma anche chiese, fontane medievali e il Museo della Necropoli italica con reperti provenienti da scavi effettuati nella zona.
Pizzoferrato ad un’altitudine di 1251 metri il paese è sede di un comprensorio sciistico e la natura la fa decisamente da padrone con un belvedere che spazia fino alle coste della Dalmazia, numerosi sentieri trekking e la possibilità di avvistare animali come l’orso marsicano e lupi appenninici. Interessanti anche alcuni palazzi del borgo e i resti del Castello ducale.
Pretoro delizioso borgo medievale vicino alla cima Blockhaus e da Passo Lanciano con belle piste da sci e da fondo. Il comune ospita inoltre un’area faunistica dedicata a lupo e capriolo e la Riserva regionale Valle del Foro.
Rapino è nota per essere la città della ceramica – ospita anche un museo ad essa dedicato – e dell’olio. Interessante la Grotta del colle, abitata fin dal Paleolitico.
Taranta Peligna piccolo borgo caratterizzato dalle tante attrattive naturalistiche di cui si può godere come la Tagliata, una valle con alcune Grotte naturali come quella del Cavallone, davvero imperdibile, che può essere raggiunta anche con una comoda funivia e la grotta Canosa e numerose sorgenti naturali chiamate acquevive dovute alla roccia calcarea che caratterizza la Majella. Il paese è l’ideale punto di partenza per numerosi trekking sulle montagne vicine.

Le Gole di Fara San Martino

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L’eremo di Sant’Onofrio al Morrone

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Le Grotte del Cavallone

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COSA FARE NEL PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA

Nel parco il “cosa fare” diventa un “c’è solo l’imbarazzo della scelta”!
Il parco è bellissimo in ogni periodo dell’anno e le attività da effettuare sono diverse a seconda del periodo dell’anno. Tutte le informazioni possono essere raccolte presso i Centri Visita e Centri Informazione sparsi nel parco e più precisamente a: Caramanico Terme, Fara San Martino, Lama dei Peligni e S.Eufemia a Majella, Cansano, Lettomanoppello, Pacentro, S.Valentino in Abruzzo Citeriore, Sulmona.

In primavera e in estate si assiste al risveglio della natura dopo i mesi di gelo e le attività più belle da effettuare sono quelle legate all’escursionismo a piedi, in mountain bike o a cavallo, il canyoning, l’arrampicata sportiva e il rafting.
Per quanto riguarda l’escursionismo a piedi, ci sono oltre 120 sentieri in tutto il territorio del parco, ben segnalati e con diversi gradi di difficoltà. Per trekking più lunghi sono stati studiati quattro percorsi tematici di vari chilometri: il Sentiero dello spirito (73 Km.), il Sentiero del Parco (83 Km.), il Sentiero della libertà (31 km. suddivisi in due tappe) e il Sentiero delle Capanne in pietra (27 Km.).
Per quanto riguarda l’escursionismo a cavallo, invece, sono stati studiati 27 itinerari che toccano zone diverse del parco e permettono di conoscerlo al meglio.
Sono attivi inoltre alcuni percorsi da effettuare in mountain bike per conoscere al meglio il parco e altri sono in fase di realizzazione.
Gli appassionati di arrampicata sportiva troveranno soprattutto nella zona di Pennapiedimonte e Roccamorice pareti magnifiche, di canyoning troveranno nella zona di Abbateggio e Roccamorice, nella Gola del Cusano e di Guardiagrele dei luoghi dove dare sfogo alla propria splendida passione. Infine nella zona di Civitella Messer Raimondo si possono effettuare sport adrenalinici come il rafting e il kayak. Per lo svago di tutta la famiglia il Parco Avventura di Guardiagrele offre la possibilità di passare una giornata davvero divertente passeggiando su ponti tibetani e passerelle.

In autunno ed inverno la Majella si veste di bianco per lasciare spazio agli sport invernali. Per quanto riguarda lo sci, splendidi comprensori vi attendono nei comuni di Roccaraso, Rivisondoli, Pescocostanzo, Campo di Giove, Pretoro, Pacentro e Pizzoferrato.
Lo sci di fondo, invece, può essere praticato nei comuni di Pescocostanzo, Pretoro e Lettomanoppello.
Infine le ciaspole, o racchette da neve, vi consentiranno di effettuare alcune delle escursioni estive più belle in un’atmosfera di rarefatta bellezza.

Escursione guidata sulle tracce dell’Orso Bruno

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Corsa degli Zingari e degli Zingarelli

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Percorso Cascate San Giovanni nel Parco Nazionale della Majella

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DOVE DORMIRE NEL PARCO NAZIONALE DELLA MAJELLA

Tante sono le opportunità offerte a coloro che vogliono passare le proprie vacanze nell’area del parco. Oltre agli alberghi, bed & breakfast, agriturismi, case vacanza, country house, ostelli e camping, sono disponibili le foresterie, gli ostelli e i rifugi tipici di montagna.