MORINO

COSA VEDERE E FARE A MORINO
Morino è un piccolo comune nella provincia dell’Aquila, in Abruzzo. Il borgo fa parte della Comunità Montana Valle Roveto e sorge alle porte della Riserva Naturale Zompo lo Schioppo. In alcuni antichi documenti il paese è detto anche “Moreno“, motivo per il quale si è associata la parola “morena” all’etimologia del nome attuale del paese rovetano. Di origini medievali, la località appare per la prima volta nei documenti storici nel 1089, quando venne donata al monastero di Montecassino.
Fattore principale di attrazione di questo piccolo borgo è sicuramente l’inestimabile patrimonio naturale che racchiude nel suo territorio. Si tratta della Riserva Naturale Zompo lo Schioppo che presenta habitat molto differenti tra loro, che esemplificano perfettamente la varietà paesaggistica della Valle Roveto. Vera protagonista di questo spettacolo naturale è la cascata che, partendo da una sorgente carsica, situata sulla sommità dei rilievi, cade a strapiombo per 80 metri, formando il salto naturale più alto dell’Appennino. Lo spettacolo continua anche sottoterra, con una fitta rete di grotte, vallette carsiche, pozzi e doline, legati al fenomeno del carsismo. La Riserva vanta una vasta rete di sentieri che permette di visitare agevolmente le aree più interessanti del parco. Tra quelli più interessanti troviamo quelli che, percorrendo l’antica via della pastorizia e costeggiando l’affascinante cascata, conducono alla scoperta dell’antico Eremo del Cauto di Morino Vecchia, nella frazione di Rendinara. Al suo interno è presente inoltre un ecomuseo, inteso come centro multimediale ed esperienziale, finalizzato a diffondere una cultura ambientale collettiva. Da non perdere la visita alle chiese di Santa Maria Nuova e della Madonna del Cauto, immersa nella faggeta dello Schioppo. Scavata nella roccia a circa 1000 metri di altitudine fu edificata nel XII secolo.
Il borgo di Morino si contraddistingue per il suo carattere dinamico e sempre attivo, come testimonia il ricco calendario di eventi, che si sviluppa durante tutto l’arco dell’anno. Appuntamento fisso, l’ultima domenica di maggio, è la visita all’Eremo del Cauto che, dopo secoli, ancora oggi rappresenta un luogo sacro di meditazione e pellegrinaggio. Tra gli altri appuntamenti ricordiamo la festa della Madonna del Buon Consiglio, il 25 aprile; il 24 agosto la festa della Madonna delle Grazie, nella frazione di Rendinara e l’8 settembre la festa patronale della Natività di Maria. Molto atteso è il festival “Ambient’Arti” che si svolge tra luglio ed agosto L’evento comprende spettacoli in ambiente naturale con artisti nazionali e si caratterizza soprattutto per le attività di analisi e ricostruzione della memoria orale, realizzate con la partecipazione dei cittadini.
La cucina tipica di Morino rispecchia l’espressione più autentica della tradizione. I primi piatti sono caratterizzati da gnocchi, sagne “pelose” al sugo o dagli speciali tagliarini, una pasta senza uova, che viene servita in brodo di fagioli e cotiche di maiale. Tra le zuppe, primi tra tutti vi sono i ranati preparati con grano, granoturco, fagioli e ceci. La pizza morinese ha caratteristiche davvero particolari e viene proposta con alcune peculiarità: la pizza “roscia ”, con farina di granturco, e la pizza bianca con verdura e salsiccia. Il territorio regala inoltre ottime castagne, denominate roscette, da consumarsi sbucciate e lessate al fuoco del camino con il finocchio selvatico. Piatti tradizionali sono le frittelle ripiene con cavolo, acciughe e sedano” e i “carascioni”, panzarotti farciti con uova e pecorino. Tra i secondi eccellono le prelibate carni di pecora e l’agnello alla brace, oppure, in alternativa, l’ottimo formaggio pecorino, prodotto da sempre negli allevamenti locali di Rendinara. Altre ricette caratteristiche includono le fave con il guanciale, pasta e lenticchie, piatto tipicamente invernale e il baccalà alla griglia preparato con i peperoni e le tagliatelle al sugo di lumache.