L’AQUILA

L’Aquila, capoluogo della regione Abruzzo, è una città splendida. L’uso del presente è d’obbligo malgrado il terremoto dell’aprile 2009 abbia distrutto gran parte del patrimonio storico di questa città la cui bellezza è stata e sarà un vanto per tutta l’Italia.
Dopo otto anni la città torna a vivere e visitarla è un dovere per tutti coloro che vogliono vederla rifiorire.
Dedicato a tutti coloro che amano profondamente la bellezza, non si arrendono davanti alle difficoltà e che riescono a vedere lontano.

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L’Aquila

Via Francesco Paolo Tosti, 67100 L'Aquila AQ, Italia

COSA VEDERE A L’AQUILA

Torniamo a l’Aquila. E non per fotografare macerie, ma per vedere con i nostri occhi la rinascita della bellezza e sostenere gli aquilani che vogliono tornare a vivere il centro storico.
Oggi la zona rossa non c’è più, certo ci sono ancora i cantieri, ma questo significa che presto la città tornerà allo splendore che aveva anni fa. Già oggi moltissime opere d’arte sono visitabili mentre per altre occorre uno sforzo di immaginazione per pensare a come torneranno a nuova vita.

L’Aquila è posta a 721 mt. sul livello del mare e si trova incastonata tra le vette del Gran Sasso e i Monti della Laga.
La città ha origini antichissime e porta le tracce di un passato assolutamente glorioso soprattutto nel periodo medioevale. I gravi terremoti che si sono susseguiti nei secoli hanno fatto sì che la città presenti diversi stili architettonici dal romanico al neoclassico. Questa particolarità la rende assolutamente unica nel nostro paese.
I monumenti simbolo della città sono due. Il primo, grandioso, la Basilica di Santa Maria di Collemaggio che si trova al di fuori delle mura sopra un promontorio che ne accresce il fascino. La Basilica è considerata il capolavoro dello stile gotico abruzzese ed è circondata da un parco chiamato Parco del Sole molto frequentato dagli aquilani. Oggi la Chiesa è completamente ristrutturata all’esterno, ma ancora in fase di ristrutturazione all’interno. Altro simbolo sicuramente meno imponente ma davvero unico, è la Fontana delle novantanove cannelle eretta nel 1272. La fontana è costituita da novantatre mascheroni tutti diversi tra di loro e sei cannelle da cui sgorga l’acqua forse a rappresentare i novantanove castelli che diedero origine alla città. Oggi la fontana è completamente restaurata.
Un altro edificio che caratterizza l’Aquila è il grandioso Forte spagnolo costruito nel 1534 per volontà del vicerè del Regno di Napoli completamente con il denaro versato dagli abitanti aquilani colpevoli di rivolta contro il dominio spagnolo. Attualmente il forte non è visitabile all’interno ma solo dall’esterno. Nei pressi del Forte, nel 2012 è stato costruito l’Auditorium del Parco, un’opera temporanea in legno su disegno di Renzo Piano adibito a sala dei concerti in attesa della riapertura del Forte. La zona circostante è oggi molto frequentata dai cittadini aquilani per chiacchierare, passeggiate e jogging.

La città è stata storicamente divisa in quattro quartieri, detti quarti: San Pietro, Santa Maria, San Giorgio e San Giovanni ognuno dei quali è rappresentato da una chiesa.
Limitando la nostra attenzione alle opere attualmente ristrutturate, iniziamo la visita nel Quarto San Giorgio, dalla Piazza Duomo, la più importante della città e punto d’incontro dei suoi abitanti. Malgrado la piazza sia perfettamente agibile, purtroppo non lo è la Cattedrale del XIII secolo, già distrutta dal terremoto del 1703 e ricostruita nell’arco di moltissimi anni. L’altra chiesa presente nella piazza, S. Maria del Suffragio in stile barocco e neoclassico è oggi visitabile anche grazie al finanziamento del governo francese. Nei pressi della Chiesa si può visitare la cappella dedicata alle 309 vittime del terremoto del 2009. Rimanendo nel Quarto San Giorgio non dimenticate di dare uno sguardo alla bellissima e medievale Costa Masciarelli. Proseguendo nel rione potrete ammirare la facciata della chiesa di Santa Giusta, la più antica della città.
Passando al Quarto Santa Maria, potete visitare la Basilica di S. Bernardino dalla cui piazza si gode di un’ampia visuale sulla città. La basilica, con una bellissima facciata rinascimentale è oggi visitabile anche all’interno grandiosamente barocco. Altra basilica oggi visitabile è quella di San Giuseppe Artigiano, in passato nota come San Biagio. La chiesa eretta nel XIII secolo, è stata ricostruita più volte ed è oggi in stile barocco e neoclassico. Un’altra chiesa di cui è purtroppo visitabile solo la facciata è la romanico-gotica San Silvestro.
Per quanto riguarda il quarto San Giovanni può essere ammirato l’esterno delle Chiese dei Santi Marciano e Nicandro, di San Vito e Santa Maria di Rojo.
Nel quarto San Pietro la facciata di San Pietro a Coppito è stata recentemente restaurata anche se l’interno non è ancora accessibile.
Per quanto riguarda le mura della città, esse risalgono al XIII secolo e sono state quasi completamente restaurate così come molte delle porte di accesso alla città come Porta Bazzano, Porta Rivera, Porta Napoli e Porta Castello.

Santuario della Madonna d’Appari di Paganica

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Abbazia di San Giovanni Battista a Lucoli

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Castel Camponeschi

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COSA FARE A L’AQUILA

L’Aquila è il paradiso per tutti gli amanti delle escursioni: in meno di mezz’ora, infatti, potrete essere al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga per meravigliosi trekking di diverse difficoltà e lunghezze alcuni dei quali vi permetteranno di vedere il mare Adriatico. Le splendide montagne del Parco ospitano animali purtroppo molto rari in Italia come l’aquila reale, il lupo grigio e il camoscio appenninico che potrete avere la fortuna di osservare.
Altra meta davvero da non perdere per escursionisti e bikers è la Riserva naturale guidata Gole di San Venanzo, create dal fiume Aterno.

Per quanto riguarda i numerosi eventi organizzati in città, segnaliamo nei mesi invernali L’Aquila Film Festival è un evento dedicato a tutti gli amanti del cinema.
Nel week-end precedente al 21 gennaio ha luogo il particolarissimo Pianeta Maldicenza “Festival della critica costruttiva… una manifestazione per ricordare e celebrare l’antico costume cittadino di parlare liberamente, coraggiosamente e francamente di tutto e di tutti”.
Nel mese di giugno l’appuntamento clou per tutti gli appassionati del ballo di coppia è l’International L’Aquila tango marathon and festival.
Sempre nel mese di giugno potrete assaporare cosa significa essere un pastore abruzzese durante i giorni dedicati alla Transumanza e sapori, pastori per un giorno.
A luglio si terrà invece il Festival della Partecipazione.
Infine, a partire dal 28 agosto ci saranno i riti della Perdonanza celestiniana, ovvero l’indulgenza plenaria che il papa Celestino V concesse ai cristiani.

Last but not least, la tradizione culinaria aquilana caratterizzata da una cucina semplice e dai sapori decisi. Per quanto riguarda i primi piatti il primo posto è detenuto dai maccheroni alla chitarra, il cui nome deriva dallo strumento utilizzato per la loro preparazione: si tratta di spaghetti a sezione quadrata conditi con ragù saporitissimi. Altro primo piatto da segnalare o meglio piatto unico, sono le zuppe di legumi a volte uniti alla pasta fatta in casa o alle cotiche di maiale.
I formaggi e i salumi sono assolutamente eccezionali, soprattutto le mozzarelle, scamorze, pecorini, salami, coppa e salsicce.
Venendo ai secondi piatti, la carne più tipica è senz’altro l’ agnello (e pecora) ottimo cucinato in ogni modo, anche in padella con le uova. Uno dei dolci più tipici è costituito dalle ferratelle, cialde preparate con una piastra tradizionale. Il torrone morbido al cioccolato è nato proprio all’Aquila prima di essere adottato da tutta Italia.

Tuffarsi nel Lago Sinizzo alle pendici del Gran Sasso

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Il lungo-fiume Tirino

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Immersioni nel Parco Nazionale del Gran Sasso

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DOVE DORMIRE A L’AQUILA

Gli aquilani sono persone molto ospitali e questo è molto evidente anche nell’offerta turistica. Troverete ogni tipo di sistemazione, per ogni esigenza ed ogni tasca dall’Hotel tradizionale all’appartamento, al bed and breakfast in centro all’agriturismo in campagna. Ovunque avrete la sensazione di essere trattati come ospiti d’onore.